Lunga vita alle batterie

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Post oblsoleto. All’interno di ogni gadget hi-tech si nasconde una bomba ad orologeria: la batteria. In due anni, al massimo tre, lentamente smetterà di funzionare. Di chi è la colpa? Sicuramente del produttore, ma spesso anche nostra perché la strapazziamo. Ecco qualche consiglio per allungarle la vita.

Carica e scarica – Le batterie ricaricabili agli ioni di litio (Li-Ion) sono l’attuale standard dei gadget hi-tech che hanno sostituito da qualche anno quelle al nichel (NiCd o NiMH). Le batteria al litio sono costituite da un elettrodo positivo (catodo), realizzato in litio, collegato a elettrodo negativo (anodo) in carbonio. La ricarica avviene respingendo gli ioni (atomi elettricamente carichi) dal catodo di litio verso l’anodo di carbonio, e il loro successivo rilascio genera la corrente necessaria all’alimentazione dei dispositivi. La carica e la “scarica” sono entrambe reazioni chimiche.

Vantaggi e svantaggi del Li-ion – Una batteria agli ioni di litio, rispetto alla precedente generazione al nichel-cadmio, offre degli indubbi vantaggi come ingombro e peso ridotti a fronte di una maggiore capacità in corrente e un’autoscarica assolutamente trascurabile (circa 1% al mese) in caso di non utilizzo. La batteria al litio, inoltre, non soffre del cosiddetto “effetto memoria”, come quella al nichel, ossia non perde drasticamente in capacità di ricarica quando viene ripetutamente ricaricata solo parzialmente (senza aspettare il totale scaricamento). Il rovescio della medaglia è che il litio è un metallo pericoloso e infiammabile, quindi le batterie sono soggette a esplosioni se esposte alle alte temperature o in caso di cortocircuiti. Inoltre, dettaglio poco pubblicizzato, la durata delle batterie agli ioni di litio ha una data di scadenza: in pratica invecchia nel momento in cui viene prodotta. Evita quindi di comprarne una di scorta e, se davvero ti serve, controlla sempre la data di “nascita”. Non lasciarti allettare insomma da “vecchie” batterie magari vendute sottocosto… c’è un motivo per cui vogliono sbarazzarsene.

Allungale la vita – Cosa possiamo fare per mantenerle efficienti il più a lungo possibile?  Se è consigliabile effettuare la prima ricarica completamente (6-7 ore) per ottenere il massimo della capacità, in seguito meglio evitare di “stressarla”: non soffre dell’effetto memoria come quelle al Nichel, quindi non scaricarla completamente prima di ricaricarla. Esegui comunque un ciclo di scarica completo, ogni 30 cicli di carica/scarica. Una batteria al litio resta in salute se viene utilizzata spesso: tienila quindi in allenamento. Se prevedi di non usarla per un po’, scollegala dal dispositivo e conservala in un luogo fresco: ricorda che si ossida meno quando è caricata circa al 40%… non lasciarla mai completamente scarica.

Mamma che caldo – Il principale nemico di una batterie agli ioni di litio, infine, è il calore. Non solo la fa invecchiare più velocemente, ma rischi che ti esploda in faccia (è raro ma è successo). Non lasciarla quindi, insieme al notebook o al cellulare, sotto il sole diretto o in auto a cuocere, e quando hai finito di ricaricarla, stacca subito il caricabatterie. Se usi il portatile collegato alla corrente, potresti toglierla e rimetterla al suo posto quando hai finito. Ogni tanto, poi, ricordati di pulire i contatti con un batuffolo di cotone e alcool per massimizzare l’efficienza del trasferimento di energia.

Carica correttamente la batteria – Segui le istruzioni in conformità con la sua tipologia. La maggior parte dei recenti telefoni cellulari hanno batterie al Litio, mentre quelli vecchi utilizzano ancora batterie al Nickel. Leggi l’etichetta sul retro della batteria o nelle specifiche tecniche del manuale per verificare quale è il tuo tipo.

Per ricondizionare una batteria al Nickel con “effetto memoria” devi scaricarla completamente e successivamente ricaricarla completamente piú volte fino a quando “ricorderà” la sua vera capacità.

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