Morto Steve Jobs, «mago» della Apple

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Il genio della mela, fondatore della Apple è morto a soli 56 anni. Tutto il mondo piange Steve Jobs, spentosi dopo aver lottato per anni contro il suo tumore al pancreas. Blog, siti e social network ricordano questo grande personaggio che è stato capace di scrivere pagine importantissime della storia informatica e tecnologica contemporanea. Ecco la sua biografia tratta da Wikipedia, visto che in questi giorni la versione italiana dell’enciclopedia libera è chiusa per protesta contro la legge ammazza-blog del Governo italiano.

Steven Paul Jobs (24 febbraio 1955 – ) è un imprenditore e informatico statunitense. È il cofondatore di Apple Inc. di cui è stato ad fino al 24 agosto 2011, quando si è dimesso da CEO per divenire presidente del CdA; è stato proprietario di NeXT Computer e AD di Pixar prima dell’acquisto da parte della Disney. È inoltre membro del CdA della Disney, di cui è il maggior azionista. È anche noto per aver introdotto al grande pubblico il primo computer con mouse e interfaccia a icone e prodotti di successo come iPod, iPhone e iPad. Jobs è stato classificato primo tra i 25 uomini d’affari più potenti per il 2007 da Fortune e persona dell’anno 2010 dal Financial Times.

Biografia
Nato da madre americana (Joanne Carole Schieble) e da padre siriano (Abdulfattah “John” Jandali, uno studente che sarebbe diventato più tardi professore di scienze politiche), Steve non fu educato dai suoi genitori naturali, ma fu dato in adozione appena nato. Fu adottato da Paul e Clara Jobs, residenti a Mountain View, nella contea di Santa Clara, in California. Steve ha una sorella biologica più giovane, Mona Simpson, scrittrice di successo. Nel 1972 Jobs si diplomò all’istituto Homestead di Cupertino, in California, iscrivendosi al Reed College di Portland, nell’Oregon, ma abbandonò l’università dopo solo un semestre per andare a lavorare. Nel 1974 era alla Atari con il suo amico Steve Wozniak, dove lavorarono su una prima versione della circuiteria del videogioco Breakout. Successivamente i due decisero di mettersi in proprio, fondando la Apple Computer il 1º aprile del 1976. Per finanziarsi, Jobs vendette il suo pulmino Volkswagen e Wozniak la propria calcolatrice. Apple fu fondata insieme a Ronald Wayne, che Jobs aveva conosciuto presso Atari: Wayne lasciò però quasi subito la società, non appena Apple ricevette la prima commessa. La prima sede della nuova società fu il garage dei genitori: qui lavorarono al loro primo computer, l’Apple I, inizialmente venduto ai membri dell’Homebrew Computer Club. Successivamente ottennero un finanziamento da un industriale, Mike Markkula, che versò nelle casse della società la somma di 250.000 dollari, ottenendo in cambio un terzo di Apple. Nel 1977 Jobs e Wozniak lanciarono il primo personal computer (all’epoca si utilizzava ancora il termine microcomputer) destinato a conoscere una diffusione di massa: l’Apple II. Le vendite toccarono il milione di dollari. Nel 1980 la Apple si quotò in Borsa. Dalle ceneri della collaborazione con il PARC (Palo Alto Research Center) e dell’Apple Lisa (primo computer al mondo nella grande distribuzione a interfaccia grafica e mouse), il 24 gennaio 1984 Apple produsse un personal computer compatto e dotato di un nuovo sistema operativo a interfaccia grafica: l’Apple Macintosh. Dotato di icone, finestre e menu a tendina, il Mac riscosse un grande successo. Per il grande pubblico Jobs divenne la persona più in vista nel mondo dell’informatica. Dopo il lancio di Macintosh, il sodalizio Jobs-Wozniak si sciolse. Nel 1985 Wozniak lasciò Apple Computer per cambiare attività; Jobs a sua volta entrò in rotta di collisione con John Sculley, l’amministratore delegato che egli stesso aveva nominato, e anch’egli uscì dalla Apple. All’età di trent’anni decise di ripartire da capo, fondando una nuova compagnia, la NeXT Computer, con l’obiettivo di avviare una nuova rivoluzione tecnologica. Nel 1986 acquistò la Pixar dalla LucasFilms, una casa di produzione cinematografica con l’ambizione di realizzare unicamente animazioni computerizzate. La NeXT produsse computer migliori e tecnologicamente più avanzati dei concorrenti, ma con prezzi più alti e non riuscì a imporsi sulla concorrenza, anche a causa della comparsa sul mercato di computer economici “cloni” dei PC IBM. Nel frattempo nel 1991 si sposò con Laurene Powell, con una cerimonia officiata da un monaco buddista. Dal matrimonio sono nati tre figli e successivamente Jobs ha anche riconosciuto la figlia Lisa, nata da una relazione con una pittrice. La Pixar si concentrò sulla produzione di lungometraggi al computer, riuscendo a sfondare nel 1995 con la produzione del film d’animazione Toy Story – Il mondo dei giocattoli, primo film d’animazione realizzato completamente in computer grafica 3d. Seguì un altro successo planetario con il film A Bug’s Life. Nel 1996 la Apple Computer era in crisi; il sistema operativo Mac OS, montato sulle macchine Apple, era ormai obsoleto e l’azienda aveva necessità di cambiare e offrire qualcosa di nuovo sul mercato. L’azienda decise pertanto di acquistare una software house che disponesse di un moderno sistema operativo, da adattare successivamente a macchine con architettura PowerPC. All’inizio la società pensò all’acquisizione della Be Inc., azienda fondata da due transfughi della Apple: il maggior candidato a diventare il nuovo sistema operativo di Apple sembrava quindi essere il BeOS, di cui era già in corso la portabilità per l’architettura PowerPC. In seguito, la Apple Computer contattò Steve Jobs. Jobs in cambio chiese che la Apple acquisisse la NeXT – in grave crisi – e l’affare andò in porto. Il NeXTSTEP, sistema operativo della NeXT, diviene la base di quello che fu il futuro OS di Apple, il Mac OS X, mentre lo sviluppo del vecchio Mac OS terminò con la versione 9.2.

Nel 1997, dopo risultati commerciali altalenanti, l’amministratore delegato di Apple Gil Amelio venne allontanato e Jobs assunse nuovamente la carica di CEO ad interim, ma senza stipendio (scherzosamente veniva chiamato iCEO; riceve tuttora la cifra simbolica di 1 dollaro all’anno). La sua mansione, peraltro, ha comportato diversi premi di produzione, tra i quali un jet privato da 90 milioni di dollari (1999), e poco meno di 30 milioni di dollari in azioni (2000-2002). Questo tipo di retribuzione non deve considerarsi straordinaria, infatti viene usata da molti dirigenti per i considerevoli vantaggi fiscali derivati dal capital gain. Mentre lo sviluppo di Mac OS X era ancora in corso, Jobs lanciò l’iMac, un fortunatissimo modello di personal computer all-in-one, cioè comprendente schermo e le altre componenti nello stesso telaio del computer, riducendo notevolmente l’ingombro sulla scrivania, rientrando nel mercato dei prodotti di massa. Fino ad allora la Apple si era accontentata di dominare due mercati di nicchia, quello della progettazione grafica e della musica, isolandosi dal mondo IBM. Il 2001 fu l’anno del lancio ufficiale di Mac OS X, basato sul NeXTSTEP, che come questo utilizza un kernel Unix. Con il Mac OS X Apple consolidò la propria quota di mercato. Mac OS X da allora è stato costantemente aggiornato e migliorato ed è stato commercializzato in numerose versioni successive, ognuna presentata con significative innovazioni (quella distribuita dal 2011 è Mac OS X 10.7 Lion). Quasi contemporaneamente al lancio del nuovo sistema operativo e del nuovo computer, Jobs decise anche di lanciarsi nel settore della musica digitale con l’iPod, un lettore digitale di musica avanzato presentato il 21 ottobre 2001, e iTunes, un software attraverso cui è possibile ascoltare musica e acquistarla attraverso il servizio online iTunes Music Store, che stabilì ben presto un primato di vendite e fu riscritto in seguito anche per il sistema operativo Microsoft Windows per aumentarne ulteriormente la diffusione. Attualmente l’iPod è il lettore multimediale più venduto al mondo, con una quota di mercato superiore all’80%, mentre iTunes Store è il “mercato” digitale più usato al mondo, con 10 miliardi di brani venduti. Per significare lo spostamento del proprio core business dal mercato dei computer a quello più generale del multimediale, Jobs fece ribattezzare Apple Computer Inc. nel gennaio 2007, chiamandola semplicemente Apple Inc.

Dopo un battage pubblicitario durato diversi mesi, il 29 giugno 2007 Apple iniziò a commercializzare un nuovo prodotto lungamente atteso, l’iPhone, un telefono cellulare con un tasto solamente posto in basso col quale si interagisce tramite lo schermo multi-touch, comprendente anche le funzioni di navigazione su Internet tramite Wi-Fi (come un computer notebook), fotocamera, lettore di file multimediali (audio, video, immagini).

Con l’introduzione di tale prodotto, Steve Jobs pose le basi per l’ingresso di Apple nel settore della telefonia cellulare. Nei primi 200 giorni di vendita, l’iPhone conquistò il 19% del mercato degli smartphone con 4 milioni di unità vendute. Attualmente la Apple è la prima produttrice di cellulari negli Stati Uniti. Il 27 gennaio 2010, Steve Jobs, alla conferenza Apple allo Yerba Buena Center for the Arts Theater di San Francisco, dopo una attesa reclamata a più voci da fan e media, presenta il tablet targato Apple: l’iPad. Alla base raccoglie il successo dell’iPhone, di nuovo introduce l’iBookstore, piazzando l’iPad come gestore e visualizzatore di libri e contenuti cartacei. Apple con la guida di Jobs continua a produrre e commercializzare Mac OS X, Mac, iPod, iPhone e iPad, prodotti che portarono l’azienda a divenire un riferimento nel campo dell’elettronica di consumo.

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