Guida all’uso e caratteristiche di Ubuntu 11.04 Natty Narwhal
E’ stata rilasciata da Canonical la nuova realease Ubuntu 11.04, chiamata Natty Narwhal in versione desktop e server con tante novità: un’interfaccia nuova e tutta rinnovata, nuovi software e una maggiore integrazione con i servizi di cloud computing offerti dall’azienda. Natty Narwhal è basata sul kernel Linux 2.6.38, l’interfaccia grafica passa a Unity al posto del noto GNOME, ritenuto particolarmente adatto per i più piccoli schermi touchscreen.
Shuttleworth, il fondatore di Ubuntu, ha motivato la sua scelta nei confronti della nuova interfaccia: “Gli utenti vogliono Unity come desktop principale”. Ha anche aggiunto che Dell è pronta a supportare l’iniziativa, e che ci sono accordi in tal senso anche con altre grandi aziende come Lenovo ed Acer.
Graficamente la nuova interfaccia Unity ha fatto molto discutere, è uno strano mix fra Apple e uno stile smartphone, ma senza rinunciare al menu di avvio in chiave Windows. I classici menu si nascondono fino quasi a scomparire e le icone dei programmi, vengono raccolti in una barra sul lato sinistro dello schermo chiamata launcher. Nella parte destra della barra superiore troviamo le classiche icone delle recenti versioni di Ubuntu, tra cui connessione di rete, volume, orario ed il pulsante di spegnimento. Questa barra acquisisce le proprietà della finestra attiva mostrandone i relativi menu, proprio come avviene su Mac OS X. Cliccando sul logo di Ubuntu in alto a sinistra si apre una grande finestra semitrasparente con i collegamenti rapidi. In basso a destra troviamo anche un pulsante che consente di espanderla a tutto lo schermo disponibile.
In alto troviamo una barra di ricerca intelligente: il testo digitato consente di trovare rapidamente le applicazioni installate sul nostro PC. Per installare rapidamente una nuova applicazione possiamo cliccare su Altre applicazioni. Se vogliamo installare un nuovo programma basta digitarne il nome nella barra di ricerca per trovare il programma e cliccando sulla relativa icona, automaticamente si aprirà l’Ubuntu Software Center dal quale è possibile installare il software. La launch bar di sinistra presenta elementi di notevole interesse. In essa troviamo già alcuni lanciatori predefiniti, che consentono di avviare le applicazioni con un click del mouse. L’uso di Ubuntu con l’interfaccia Unity, che si attiva solo se l’hardware del Pc è abbastanza potente da supportarla e ha i giusti driver, è piacevole, nonostante diverse imperfezioni e prestazioni non eccezionali su computer non recenti.
Software
Gli sviluppatori di Canonical hanno selezionato il meglio. Il browser utilizzato è Mozilla Firefox, LibreOffice è la suite per l’ufficio in modo da gestire documenti, disegni, fogli di calcolo, database etc. Gwibber è invece un ottimo gestore di social network particolarmente adatto agli abituali fruitori di Facebook e Twitter. Come lettore multimediale audio/video troviamo l’ottimo Banshee. Gli aggiornamenti dei programmi installati, sono gestiti da Software center. Da menzionare sicuramante anche Ubuntu One, che permette sia di sincronizzare file online e tra computer diversi, sia, attraverso un’applicazione per Android e iPhone, di riprodurre i propri file musicali in mobilità dal cellulare, attraverso una connessione 3G o Wifi.
Hardware
Dal punto di vista dei nuovi hardware Ubuntu 11.04 supporta, sia nella versione server che in quella desktop, i processori di fascia alta XEON E7 Westmere-EX e quello di fascia bassa Sandy Brdige-DT Xeon E3, così come i combo chip AMD Fusion CPU-GPU. Manca ancora, invece, il supporto per i futuri processori Opteron “Valencia” e “Interlagos” basati sui core Bulldozer. Particolare attenzione poi è stata data al cloud: Ubuntu ha preannuciato un servizio cloud based della versione 11.04 che dovrebbe seguire di qualche tempo il lancio ufficiale. La nuova release di Ubuntu ha grosso modo la stessa autonomia di utilizzo e gli stessi tempi di avvio di Ubuntu 10.10, come si nota dai grafici riportati nei test effettuati da Punto Informatico.
Ubuntu Server Edition
Anche nella versione server supporto extra è stato previsto per le funzionalità touch screen. La nuova Ubuntu Server Edition fornisce un’ottima piattaforma per sviluppare server con i maggiori servizi internet: mail, web, DNS, server di file o database. Un aspetto chiave, portato in eredità da Debian, è la sicurezza. Il server Ubuntu, dopo l’installazione, non presenta alcuna porta aperta verso l’esterno e contiene solamente il software necessario a un server sicuro. Alcune delle novità introdotte nell’ultima versione Ubuntu per server sono un tempo di avvio migliorato, Linux kernel 2.6.32, supporto al filesystem Ext4, cloud computing tramite Eucalyptus, migliore supporto KVM, supporto Microsoft Exchange, supporto per installazioni OEM, LAMP in modo semplice (Linux, Apache, MySQL e PHP). In soli 15 minuti, il tempo richiesto per il completamento di una installazione della Server Edition, è possibile avere un server LAMP funzionante. Questa caratteristica, disponibile solamente per la Server Edition, è selezionabile in fase di installazione. In questo modo si semplifica il lavoro di installazione e integrazione di ogni singolo componente del server LAMP, un processo che può richiedere ore e competenza nella configurazione di ogni singola applicazione. I benefici sono una maggiore sicurezza, un tempo di installazione ridotto, un ridotto rischio di mal configurare il server, semplicità negli aggiornamenti.