Cos’è il Cloud Computing?

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Gli informatici e gli strateghi del marketing amano inventare nomi fantasiosi per le nuove tecnologie. Il termine “Cloud Computing” ne è un esempio. Parole che all’utente medio suonano come enigmatiche. Oggi quindi vi parlerò di questa nuova tecnologia di cui si sente parlare sempre più spesso.
Con il termine “Cloud Computing” (tradotto letteralmente significa “Nuvola Informatica”) si intende un insieme di tecnologie informatiche offerte sul web sotto forma di servizi online. Un esempio sono le applicazioni di Google, come gmail, maps, traduttore, calendar, etc.
Dato che l’utente non vede i giganteschi server su cui girano i software che permettono i vari servizi, si parla di “nuvola”.
All’orizzonte si sta formando una nuvola ancora più grande: in un prossimo futuro, anche le applicazioni complesse, e forse anche i sistemi operativi, dovrebbero funzionare su server Internet. Invece di installare il software sul proprio pc, l’utente avvierà semplicemente il browser e richiamerà il programma scelto.

I VANTAGGI

• Non serve rinnovare l’attrezzatura: Tutto quello che serve per il Cloud Computing è già disponibile nella maggior parte delle case. Basta un pc con una connessione a Internet veloce, una tariffa forfettaria (flat) e un browser come Firefox o Internet Explorer.
• Flessibilità: Dal momento che i dati (testi, fogli di calcolo, foto, musica , video) non sono salvati sul pc, ma in Internet, l’utente può richiamarli e modificarli da qualsiasi computer, o anche da uno smartphone, collegato al Web. Esempi: Digitate un appuntamento sul pc e in pochi secondi viene visualizzato anche nell’agenda del notebook e del cellulare.
• Condivisione dei dati: Per portare una nuova presentazione in ufficio, si devono salvare i file su una chiavetta USB o su un DVD, perché non ci starebbero in una email.Se i file si trovano invece su un disco rigido nella Cloud, è possibile accedervi anche dall’ufficio. Inoltre, si può concedere l’accesso anche ad altri utenti, in modo da lavorare in team.
• Risparmio di spazio di memoria: Non è necessario salvare i dati sul proprio disco rigido.
• Nessuna installazione: Per usare un nuovo programma non occorre installare nulla. I programmi sono pronti all’uso con pochi clic.
• Manutenzione: Non dovete preoccuparvi degli aggiornamenti e delle falle di sicurezza. I programmi Cloud sono sempre aggiornati dal fornitore del servizio.
• Costi: Molti programmi Cloud sono offerti gratuitamente. In caso contrario, si paga solo per la durata dell’utilizzo.
• Risparmio sull’hardware: La potenza del pc è un fattore di poca importanza per il Cloud Computing. Se un programma necessita di molte risorse, non siete voi che dovete preoccuparvi che funzioni fluidamente, è il fornitore Cloud.

SVANTAGGI DEL CLOUD COMPUTING

• Velocità: Con il Cloud Computing si devono inviare e ricevere dal Web grandi quantità di dati ed è proprio questo il punto debole di molte connessioni Internet. La velocità di download è elevata, ma quella di upload è limitata. Per esempio, su una linea da 7 Mbps si possono in genere inviare al massimo 512 kilobyte al secondo. Le connessioni mobili con palmari e dispositivi mobili sono ancora più lente.
• Condivisione dei dati: Poiché ogni fornitore Cloud adotta una struttura diversa, non è così facile condividere i dati tra i vari servizi. Per esempio, chi usa SkyDrive di Microsoft può aprire i file di Google Documenti solo se prima li salva sul proprio pc.
• Disponibilità: Senza una connessione Internet non si può accedere ai dati. Se per qualsiasi motivo non si ha la possibilità di collegarsi online, si resta esclusi dal servizio. In alcuni rari casi può succedere che i server del fornitore Cloud non funzionino e l’utente non può accedere ai dati.

SICUREZZA DEI DATI

E’ una caratteristica fondamentale per gli utenti, sia privati che per le aziende.
• Perdita dei dati: In linea di massima, non si rischia di perdere i dati nella Cloud perché i fornitori effettuano il backup su più server. Quando se ne guasta uno, i dati restano comunque disponibili. I file salvati in Internet sono addirittura più sicuri che sul proprio computer.
• Sicurezza dei dati: L’accesso al server Cloud è in genere cifrato. L’utente può usare i file soltanto dopo essersi registrato con una password. Alcuni fornitori cifrano inoltre i dati automaticamente al momento del salvataggio. Il trasferimento dal pc al server e viceversa viene quasi sempre effettuato su connessioni Internet sicure.
• Privacy: Qui i problemi si fanno sentire. I dati sono sparsi anche in più paesi e, in base all’ubicazione del server, cambiano le leggi sulla privacy. Per esempio, le autorità possono accedere ai dati per compiere indagini su crimini o su violazioni di copyright. Poi il pericolo di spionaggio sui dati di grandi aziende è un fatto da tener presente. Google poi, si prende una qualche libertà di troppo: ogni email che arriva al suo servizio di posta gratuito viene automaticamente analizzata in base a parole chiave, in modo che possa poi visualizzare la pubblicità corrispondente.
• Fallimento del fornitore: La situazione si fa critica se il fornitore va in bancarotta e spegne i server. Chi non prende presto provvedimenti perde tutti i dati salvati nella Nuvola.

VARIANTI DI CLOUD COMPUTING

Software-as-a-Service: La variante più diffusa, il fornitore mette a disposizione sui suoi server dei software da utilizzare gratis o a pagamento.

Infrastructure-as-a-Service: Il fornitore offre tutto ciò che serve all’impresa, oltre ai servizi online, anche i sistemi di backup, programmi, server interni per intranet aziendali ed altro.

Platform-as-a-Service: Soluzione interessante per gli sviluppatori, il fornitore mette a disposizione il necessario per lo sviluppo delle applicazioni. Anche se il servizio é a pagamento, gli sviluppatori non devono acquistare i dispositivi per la programmazione e i test.

CONCLUSIONI

Questi servizi Cloud, sono un po’ pericolose per la nostra privacy, in oltre funzionano soltanto con le connessioni Internet veloci, quindi prima che questa tecnologia prenda piede, speriamo che le connessioni internet in Italia si portino al pari del resto dell’Europa (ma forse qui più che di nuvola si parla di miraggio).

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